LXIII Gruppo di lettura - Dalla parte (o La strada) di Swann di Marcel Proust

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isola74

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citazioni

Pagina 8
“Forse l’immobilità delle cose intorno a noi è loro imposta dalla nostra certezza che sono esse e non altre, dall’immobilità del nostro pensiero di fronte a loro”

Pagina 41
“In me pure si sono distrutte molte cose che credevo dovessero durare sempre, e ne son sorte di nuove generando sofferenze e gioie nuove che allora non avrei potuto prevedere, così come le antiche mi son divenute difficili a comprendere”

Pagina 50
“Grave incertezza, ogni qualvolta l’animo nostro si sente sorpassato da se medesimo; quando lui, il ricercatore, è al tempo stesso anche il paese tenebroso dove deve cercare e dove tutto il suo bagaglio non gli servirà a nulla. Cercare? Non soltanto: creare”


Vesuvio dipinto da Turner (pag. 44)
joseph_turner_029_eruzione_del_vesuvio_1817x.jpg
 

elesupertramp

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piccolo alberello genealogico

La prozia è la cugina del nonno ( o della nonna), madre della zia Leonìe, quella che fa assaggiare al piccolo ( Marcel) le madeleine inzuppate nel tè o nella tisana al tiglio.
Le sorelle sordelle della nonna si chiamano Zia Flora e Zia Celine.

Anche a me sta piaciucchiando un po' di più, ma dopo un po' è inevitabile che mi cali la palpebra..........
Dovrei leggerlo durante il giorno, e non soltanto la sera, ma come si fa?
 

elesupertramp

Active member
La lettura procede meglio, a tratti è stata piacevole e finalmente sono arrivata alle madaleine ;)

Curiosità: nell'introduzione la Ginzburg rivendica la sua traduzione originale in maddalenine (che ritrovo nel mio testo) , che invece i correttori di bozza le avevano all'epoca corretto in petite madeleine


Su Wikipedia ho trovato questo:
Nella prima traduzione della Ginzburg, le celebri madeleine, le tortine dolci ("gâteau", nell'originale), sono descritte come "focacce".
 

isola74

Lonely member
Su Wikipedia ho trovato questo:
Nella prima traduzione della Ginzburg, le celebri madeleine, le tortine dolci ("gâteau", nell'originale), sono descritte come "focacce".

.. nell'edizione Einaudi che ho io (nuova) è lei stessa che nella prefazione parla delle maddalenine:?
ma forse non parliamo della stessa cosa...

sono andata a riguardare, la frase è così:

..mandò prendere una di quelle focacce pienotte e corte chiamate maddalenine, che paiono aver avuto per stampo la valva scanalata d'una conchiglia di san Giacomo.

Mistero risolto! :)
 

darida

Well-known member
2 capitolo

superato il punto della madeleine evocativa anche per me, ho ricordato il mio primo tentativo con Proust :wink:

Questa parte di sapori e odori mi piace molto, ho il fiuto di un cane da caccia :mrgreen: devo trattenermi per non annusare pubblicamente.

Adoro lo stile della nonna...continuo ad immaginarla in giardino a passeggiare con la pioggia, passo sostenuto, gonne alzate per salvare il salvabile dal fango, brandendo un libro...uno tra quelli davvero poco indicati per la giovane mente di Marcel...

(qualche volta perdo ancora il soggetto nella riflessione, ma non mi agito, sto lì tranquilla :mrgreen:prima o poi mi si disvela...c'è tempo :wink:)
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Pagina 124 - Edizione 'I meridiani', Mondadori

"Un piccolo colpo sui vetri, come se qualcosa li avesse urtati, seguito da un'ampia caduta leggera come di granelli di sabbia che qualcuno avesse gettato da una finestra del piano di sopra, poi la caduta che si estende, si normalizza, trova un ritmo, diviene fluida, sonora, musicale, innumerevole, universale: era la pioggia."

:ad:

Di fronte ad una descrizione di questo tipo, non posso fare altro che inchinarmi di fronte a tanta genialità. Io non riuscirei mai e poi mai a creare un'immagine così suggestiva!
 

swann

New member
"Un piccolo colpo sui vetri, come se qualcosa li avesse urtati, seguito da un'ampia caduta leggera come di granelli di sabbia che qualcuno avesse gettato da una finestra del piano di sopra, poi la caduta che si estende, si normalizza, trova un ritmo, diviene fluida, sonora, musicale, innumerevole, universale: era la pioggia."

:ad:

Di fronte ad una descrizione di questo tipo, non posso fare altro che inchinarmi di fronte a tanta genialità. Io non riuscirei mai e poi mai a creare un'immagine così suggestiva!

Mi piacerebbe leggere questa descrizione in francese, Proust curava anche la musicalità dei vocaboli. Chissà che meraviglia!
 

swann

New member
Comunque vi anticipo che la parte "Un amore di Swann" è un vero e proprio romanzo nel romanzo, appassionante e abbastanza scorrevole. Se riuscite ad arrivare a quel punto il peggio è superato (per quanto riguarda il primo libro).
 

darida

Well-known member
avanzamento cap. 2

premessa, non avendo particolare interesse per l'architettura e affini, descrizioni troppo minuziose del...mattone :mrgreen:
mi uccidono.
E' andata così per la chiesa di Combray tanto cara nel ricordo di Marcel...abbastanza noiosetta (per me) da leggere e inefficace nella visualizzazione, ho bisogno di più elemento umano :wink:

Al contrario trovo divertenti e piacevoli i dialoghi tra la pettegola-autoreclusa zia Leonie, e Franoise l'instancabile cameriera, incaricata di aggiornare la padrona su quanto sfugge al suo campo visivo :wink:
 

isola74

Lonely member
premessa, non avendo particolare interesse per l'architettura e affini, descrizioni troppo minuziose del...mattone :mrgreen:
mi uccidono.
E' andata così per la chiesa di Combray tanto cara nel ricordo di Marcel...abbastanza noiosetta (per me) da leggere e inefficace nella visualizzazione, ho bisogno di più elemento umano :wink:

mi sono fermata ieri sera proprio dopo due pagine di descrizione della bellezza della chiesa :MM però a un certo punto mi è venuta in mente una domenica in cui sono entrata nel Duomo di Monreale e il sole illuminava i mosaici ed era uno spettacolo!!
 

darida

Well-known member
mi sono fermata ieri sera proprio dopo due pagine di descrizione della bellezza della chiesa :MM però a un certo punto mi è venuta in mente una domenica in cui sono entrata nel Duomo di Monreale e il sole illuminava i mosaici ed era uno spettacolo!!

appunto,mentre io che non l'ho visto ho... continuato a non vederlo :wink:

non ho visto nemmeno la nonna marciare in giardino eppure potrei stampare una foto dell'immagine che ho impressa nella mia mente...in carta opaca virata seppia :)
 
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elesupertramp

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Daria, Isola a quanto pare siamo proprio allo stesso punto...Si può parlare per 4 pagine intere della descrizione del campanile? Risposta: si :MM
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

Kasparlo

New member
Mi piacerebbe leggere questa descrizione in francese, Proust curava anche la musicalità dei vocaboli. Chissà che meraviglia!

Danotare la descrizione del suono del campanello di quando Swann va a trovare etc. Proust non dic e semplicemente che suonò al campanello etc,
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io sono lentissima nella lettura anche a causa dell'eccessiva descrittività che non è mai nelle mie corde. Quando l'ho letto da adolescente macinavo pagine su pagine, adesso invece ho bisogno sempre di partecipare alla lettura con il mio pensiero, cosa che rende la Recherche estremamente farraginosa e legata al mio vissuto, che chiaramente in questi 40 anni si è arricchito di non poco :mrgreen:.
Per cui la mia lettura sarà alla Minerva questa volta :wink:, che la storia mi fa tanto venire in mente la mia bisnonna, che tra l'altro non ho conosciuto, che si chiamava Teodolinda, abbreviato poi in Linda. Perché mi fa venire in mente proprio questo? La magia di Proust :D

Per il resto sono appena a pagina 18, e pensando al mio bacio della buonanotte ricordo che ho iniziato a rifiutarlo verso i 6 anni, altro che attesa interminabile :D
 

darida

Well-known member
io sono lentissima nella lettura anche a causa dell'eccessiva descrittività che non è mai nelle mie corde. Quando l'ho letto da adolescente macinavo pagine su pagine, adesso invece ho bisogno sempre di partecipare alla lettura con il mio pensiero, cosa che rende la Recherche estremamente farraginosa e legata al mio vissuto, che chiaramente in questi 40 anni si è arricchito di non poco :mrgreen:.
Per cui la mia lettura sarà alla Minerva questa volta :wink:, che la storia mi fa tanto venire in mente la mia bisnonna, che tra l'altro non ho conosciuto, che si chiamava Teodolinda, abbreviato poi in Linda. Perché mi fa venire in mente proprio questo? La magia di Proust :D

Per il resto sono appena a pagina 18, e pensando al mio bacio della buonanotte ricordo che ho iniziato a rifiutarlo verso i 6 anni, altro che attesa interminabile :D

Ocio elisa! che qui a voler troppo partecipare con pensiero e vissuto personale, ci rimani impantanata :wink:

rifiutare il bacio della buonanotte a 6 anni?? :paura: io ho riscosso dai miei genitori fino alla sera prima di sposarmi
me lo dico da sola: bambocciona :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ocio elisa! che qui a voler troppo partecipare con pensiero e vissuto personale, ci rimani impantanata :wink:

cosa posso fare per non farmi invadere dai ricordi? scofanarmi un'intera camionata di "crostoli" (l'equivalente delle madeleine per me) :mrgreen:
 
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