LXIII Gruppo di lettura - Dalla parte (o La strada) di Swann di Marcel Proust

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
P

ParallelMind

Guest
Io sono riuscito a ritirarlo ieri il primo libro della raccolta,spero di riuscire a recuperare in questi giorni il ritardo,cmq buona lettura a tutti ;)
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Fine Combray - possibili spoiler

Sono giunta alla fine della prima sezione! :xaaa

Ho trovato interessante e piacevole alla lettura la scena in cui Marcel spia, grazie alle finestre aperte, la figlia del maestro di pianoforte Vinteuil, appena deceduto, che viene sedotta da una sua amica. Proust è riuscito, secondo me, a descrivere in modo sublime una scena di omosessualità senza dire niente di esplicito e scabroso. Il lettore legge e, senza ricorrere a volgarità, percepisce lo sfondo omosessuale che c'è dietro. Altro che 50 sfumature di grigio dove tutto è palesato ed esplicito.

Per il resto, le lunghe descrizioni delle passeggiate, dei biancospini e delle vie mi hanno abbastanza annoiata. :boh:

Sono curiosa di leggere la seconda parte e di vedere come Proust descriva, logorroicamente, una storia d'amore. :wink:
 

darida

Well-known member
Anche io ho conosciuto lo zio Adolfo e la sua cocotte (che oggi sarebbe escort, vero?)

Che ne dite delle 2 categorie di persone che la zia Leonia detestava :mrgreen: ?

La parte artistica/architettonica anche a me interessa meno, anzi davvero poco.

Proseguo preferendo le parti introspettive/intimistiche e quelle divertenti.

Comunque leggerlo insieme è sempre una piacevole avventura :MUCCA.

Che quella zia Leonia lì è sempre più simile alla nostra zia: generale Terry :mrgreen:che quando viene ospite da noi per qualche giorno ci mette tutti a dieta perchè lei non digerisce bene...
e quando esordisce con un: "Io non so niente, ma ho sentito che..." ti puoi mettere comodo che è lunga la faccenda :MUCCA

Anche a me tutto sommato non dispiacciono le parti introspettive, mi sgancio dalla storia visto che non è vincolante, e provo a seguirlo, a cercare un parallelo di qualche tipo tra le mie emozioni, sfruttando il potere evocativo del ricordo che plasma il passato e lo fa riaffiorare in forma di piacevole struggimento...:paura: omygod, mi sto aggravando :mrgreen:

(molto piacevole, Minerva :D)
 

Holly Golightly

New member
Ragazze, io mi sa che non ho la forza di raggiungervi... se lasciate aperto il topic per l'intera Recherche commento qualcosa fra un mese o due, al momento per mancanza di tempo materiale non ho la forza di buttarmi su Proust :)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Per la prima volta mi ha fatto ridere :D i parenti del protagonista spesso non accettano i suoi nuovi amici, tra questi il nonno che sospettandoli ebrei canticchia canzoni religiose e il padre vedendo l'amico del figlio bagnato gli chiede:

"Ma, signor Bloch, che tempo fa dunque, è piovuto? Non ci capisco niente, il barometro segnava ottimo"
"Signore, non posso assolutamente dirvi se è piovuto. Vivo così risolutamente fuori delle contingenze fisiche che i miei sensi non si prendono la pena di notificarmele"
Quando Bloch se ne fu andato mio padre mi disse:
"Ma, ragazzo mio, il tuo amico è un idiota!"

:mrgreen:

:mrgreen:
Ora non ho il libro con me, ma ho voglia di aggiungere altro a proposito :wink:.
Io non posso fare a meno di notare che tempo fa e per mia sfortuna non vivo fuori dalle contingenze fisiche, anzi sono parecchio influenzabile da esso :W (metereopaticamente parlando :mrgreen:).
 

isola74

Lonely member
Proust è molto pettegolo...
(S*ann! eheh volevo provare anch'io il brivido dell'asterisco )

la zia è tremenda quando vuole sapere se la signora x è arrivata in Chiesa dopo un certo orario, se aveva il vestito bagnato di pioggia..... persino se vede dalla finestra un cane che non conosce deve sapere di chi è!!
PS se è un randagio??
 

Spilla

Well-known member
I randagi sono banditi dall'orizzonte della zia. Ci pensa la fida domestica a trasformarli in notissimi abitanti di Combray ;)
 

Cocci

New member
Ho momentaneamente sospeso il Gattopardo e ho iniziato Proust. Ieri ho letto proprio poco, però la cosa che più mi ha colpito è la sua capacità di scrivere come ragiona la mente. Parte da un punto e dopo un paio di pagine sei da tutta altra parte proprio come il filo dei pensieri quando inizi a pensare una cosa e non sai nemmeno come ti ritrovi a pensare a tutto altro. (svarionamenti tipici dei viaggi in treno, in bus, in auto...)
Mi preoccupa un po' il fatto che diciate che non c'è trama. I libri così mi spaventano.... staremo a vedere!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
la descrizione dei pensieri e di quello che si muove sulla scena del romanzo è molto raffinata e dettagliata, propria di una persona che dedica tutto il suo tempo a questo, che non ha altra vita oltre alla scrittura, non è sicuramente il romanzo di un uomo d'azione, forse per questo da ragazzina preferivo a Proust un autore come Heming*ay e al passaggio degli anni posso dire che lo preferisco ancora :)
 

Spilla

Well-known member
Io invece sto scoprendo di essere molto cambiata nei miei gusti. Da giovane, e in realtà fino a non molti anni fa, l'assenza di una vera trama mi avrebbe reso quasi impossibile la lettura. Anche dei libri più impegnativi penso di aver sempre prediletto l'azione rispetto ai momenti riflessivi. Durante questa lettura sto imparando qualcosa di nuovo di me come lettrice: Proust ed io siamo anime gemelle! :mrgreen: Forse anche io, come lui, dedico molto di più alla riflessione e alla contemplazione che all'azione. Questione di carattere :boh:
Ma di sicuro se avessi letto Proust a vent'anni l'avrei presto scaraventato fuori dalla finestra :mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Fino a pag. 122

A me sta piacendo molto, sono entrata nel suo stile (anche io sono più contemplativa che attiva :wink:) e piano piano la trama si sta delineando.

Ho diverse citazioni da postare, poi più tardi ripasso :wink:.
 

darida

Well-known member
Io invece sto scoprendo di essere molto cambiata nei miei gusti. Da giovane, e in realtà fino a non molti anni fa, l'assenza di una vera trama mi avrebbe reso quasi impossibile la lettura. Anche dei libri più impegnativi penso di aver sempre prediletto l'azione rispetto ai momenti riflessivi. Durante questa lettura sto imparando qualcosa di nuovo di me come lettrice: Proust ed io siamo anime gemelle! :mrgreen: Forse anche io, come lui, dedico molto di più alla riflessione e alla contemplazione che all'azione. Questione di carattere :boh:
Ma di sicuro se avessi letto Proust a vent'anni l'avrei presto scaraventato fuori dalla finestra :mrgreen:

proprio come me! :D ma allora siamo diventate grandi!...io di sicuro :mrgreen:

Proust non mi fa mancare l'ironia, che senza quella non sopravvivo, così quando mi chiede di seguirlo in qualche intorcinamento mentale, e se mi da tregua tra una riflessione e l'altra, ci provo con piacere :wink:
 

isola74

Lonely member
proprio come me! :D ma allora siamo diventate grandi!...io di sicuro :mrgreen:

Proust non mi fa mancare l'ironia, che senza quella non sopravvivo, così quando mi chiede di seguirlo in qualche intorcinamento mentale, e se mi da tregua tra una riflessione e l'altra, ci provo con piacere :wink:

siamo in tre! anch'io sono diventata grande in fatto di letture, e ammetto che parte del merito è anche di voi amici del forum:-D
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Citazioni e altro fino a pag 122

Come promesso, eccomi con un paio delle citazioni sottolineate:

- Un essere reale, per quanto profondamente simpatizziamo con lui, è in gran parte percepito dai nostri sensi, il che vuol dire che ci resta opaco, offre un peso morto che la nostra sensibilità non può alzare.(...) La trovata del romanziere è consistita nell'idea di sostituire, a queste parti impenetrabili per l'anima, una quantità uguale di parti immateriali, cioè assimilabili dall'anima.(...) E quando una volta il romanziere ci ha messo in questo stato a questo punto ecco che si scatenano dentro di noi per un'ora tutte le felicità e le infelicità possibili, mentre nella vita impiegheremmo anni interi a conoscere solo in parte qualcuna, e le più intense non ci saranno rivelate mai perché la lentezza con cui si producono dentro di noi ce ne toglie la percezione. Così cambia il nostro cuore, nella vita, ed è il dolore più grande; ma lo sappiamo solo nella lettura, nell'immaginazione: nella realtà cambia come certi fenomeni che si producono in natura abbastanza lentamente perché, se possiamo constatarne successivamente i differenti stati, in compenso ci sia risparmiata la sensazione del cambiamento.

- Cerchiamo di ritrovare nelle cose il riflesso che la nostra anima vi ha proiettato trasformandole così in oggetti preziosi, restiamo delusi constatando che, nella natura, esse sembrano sprovviste del fascino che nel nostro pensiero dovevano alla vicinanza con certe idee.


Quando il narratore dice che gli sembrava elegante e antidogmatica l' avversione di Swann ad esprimere seriamente la propria opinione e che in seguito invece la trova urtante perché sinonimo di mancanza di coraggio nell'avere un'opinione, ho pensato a me stessa che a volte non esprimo fino in fondo ciò che penso... è eleganza o vigliaccheria? Credo che sia entrambe, nel senso che dipende sia dal non voler apparire come il bastian contrario della situazione sia dalla paura di non essere capace di esprimere chiaramente quello che provo e quindi di essere fraintesa.
Chissà se sono stata chiara :roll: :wink: ?

E proseguendo su questo punto, posso dire di comprendere anche il signor Vinteuil e la figlia... come ho già detto, anche io mi faccio tanti problemi sul poter essere fraintesa in seguito a qualcosa che dico o faccio.
Certo che la lettura di Proust per una insicura come me è davvero un toccasana :mrgreen: !

Che bel tipo la Francesca... ha servito quasi sempre asparagi solo perché il loro odore dava crisi d'asma alla ragazza di cucina :paura:. Sulle coliche post parto avrà anche avuto ragione, infatti se non faceva quello che le ha fatto piacere fare per restare incinta, poi non le avrebbe avute :mrgreen:, ma piangere e provare pietà solo sulla carta e non di fronte alle vere sofferenze altrui è piuttosto sadico :OO.
Chi ha letto capirà quello che intendo :wink:.
 

Spilla

Well-known member
Ieri ho letto a mia sorella una frase del libro, quella dove si dice che tra i presupposti dell'innamoramento c'è la convinzione che l'altro partecipi di una realtà sconosciuta e da noi profondamente desiderata (non sono brava a trascrivere citazioni, questa è una parafrasi:link:).
Come sempre, mia sorella mi ha guardato con l'espressione di compatimento riservata ai poveri pazzi... "Molto intellettualoide", ha detto con una smorfia di sarcasmo. Inutile, non riuscirò mai a comunicarle nessuna passione per la lettura :W
 

isola74

Lonely member
Ieri ho letto a mia sorella una frase del libro, quella dove si dice che tra i presupposti dell'innamoramento c'è la convinzione che l'altro partecipi di una realtà sconosciuta e da noi profondamente desiderata (non sono brava a trascrivere citazioni, questa è una parafrasi:link:).
Come sempre, mia sorella mi ha guardato con l'espressione di compatimento riservata ai poveri pazzi... "Molto intellettualoide", ha detto con una smorfia di sarcasmo. Inutile, non riuscirò mai a comunicarle nessuna passione per la lettura :W

abbiamo la stessa sorella!!!! ;)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto