LXIII Gruppo di lettura - Dalla parte (o La strada) di Swann di Marcel Proust

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darida

Well-known member
cosa posso fare per non farmi invadere dai ricordi? scofanarmi un'intera camionata di "crostoli" (l'equivalente delle madeleine per me) :mrgreen:

se cerchi da me l'autorizzazione allo scofanamento, non l'avrai :mrgreen:
struggiti, ma con brio...e tieni il ritmo :wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Fino a pag. 71 (sul tot. di 398)

Ringrazio darida ed ele per la risposta sulla prozia, ma poi ieri ci sono arrivata da sola e ho visto che coincide con quella riportata da ele:
la prozia è la cugina del nonno ed è la madre della zia Leonia (che è rimasta vedova) quindi immagino che sia alquanto vecchiotta :??.

DOMANDA: Che significa secondo voi che le uova alla crema era l'unico servito adorno di figure, e la zia si divertiva ad ogni pasto a decifrare la leggenda di quello che le veniva portato ?

Sono tornata piacevolmente con la memoria al luogo di villeggiatura al mare in cui trascorrevo le vacanze estive con mia mamma (prima in casa in affitto e poi in albergo).
Gli odori e i sapori anche a me fanno uno strano effetto. Ricordo ancora quelli delle pietanze (dolci e salate) che preparavano mia nonna e le mie prozie (le cugine di mio nonno, che però io chiamavo semplicemente zie :wink:) quando ero bambina.

Ho trovato interessante la credenza celtica sulle anime dei morti prigioniere di esseri inferiori (animali, vegetali o inanimati) che una volta toccati o venuti in nostro possesso, vengono da noi riconosciute e liberate per opera nostra, hanno vinto la morte e ritornano a vivere tra noi.
 

Spilla

Well-known member
Minerva, ma che traduzione hai? Io ho abbandonato la Ginzburg perché in confronto a Raboni era illeggibile!
Andando a memoria, la zietta amava che le uova venissero servite su di un piatto decorato con scritte e si divertiva a scoprire la scritta poco a poco.
Geniale, la descrizione di questa donnina entusiasta della sua vita di reclusa volontaria :D
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
è comparso S*ann, sono a pagina 24, e la descrizione del personaggio e lo fa risaltare molto all'interno della realtà che frequenta, è un "socialite", così come lo concepiamo oggi...
 

isola74

Lonely member
prime 90 pagine circa

Minerva, ma che traduzione hai? Io ho abbandonato la Ginzburg perché in confronto a Raboni era illeggibile!
Andando a memoria, la zietta amava che le uova venissero servite su di un piatto decorato con scritte e si divertiva a scoprire la scritta poco a poco.
Geniale, la descrizione di questa donnina entusiasta della sua vita di reclusa volontaria :D

anche nella mia versione (Ginzburg) il senso è questo. sono i piatti che riportano le scritte che lei, man mano che mangiava, andava scoprendo...


Sono arrivata intorno a pagina 90, ho finalmente superato la descrizione della chiesa e del campanile:MM e ho letto la storia dello zio Adolphe, bandito dalla famiglia e morto in solitudine,poverino, per aver fatto conoscere al bambino una cocotte , peraltro senza colpa visto che è stato lui a fare in modo di incontrarne una.. mi è dispiaciuto per lo zio, anche perchè non ha mai chiarito col bambino.
Quando la prosa si fa meno descrittiva (o almeno, non descrittiva fino all'ossessione :mrgreen:) è abbastanza piacevole
 

isola74

Lonely member
già, sembra aver bisogno del valore aggiunto del ricordo di un tempo preciso e irripetibile passato lì...a prima vista non pare fare parte dell'indiscutibilmente bello :wink:


lui stesso, qualche pagina dopo, ammetterà di aver visto monumenti più belli, ma la dolcezza del ricordo rende quel campanile insuperabile... del resto è così no?

È nel ricordo che le cose prendono il loro vero posto.

Jean Anouilh

I ricordi trasformano gli eventi, hanno il potere di trasformare il passato e stravolgere il presente, soprattutto se accompagnati dalle emozioni.
Stephen Littleword
 

darida

Well-known member
avanzamento cap. 2

bella questa parte di odori,sapori e di sensazioni legate al piacere "esaltante" che può dare la lettura...e noi gruppettare qui possiamo anche tentare l'immedesimazione... con le dovute limature :mrgreen:
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Proust è lo scrittore più logorroico che abbia mai incontrato... non potevo non amarlo!!! :sbav:
 

elesupertramp

Active member
Sapevatelo!

Lo sapevate che Combray se l'è inventato Proust?
da Wiky : la "Combray" del libro è in realtà la cittadina di Illiers, ora Illiers-Combray, situata nel dipartimento dell'Eure-et-Loir nella regione del Centro.
il comune in origine si chiamava solo Illiers, ma è stato rinominato nel 1971 aggiungendo la parola di un paese immaginario dell'opera di Marcel Proust, poiché vi passò le vacanze di Pasqua quando era bambino. Il comune ospita infatti il museo della Maison de Tante Léonie

@ isola: sono arrivata anch'io all'episodio in casa di zio Adolphe, anzi quando Marcel torna a casa dai genitori e spiffera tutto- come si dice a Roma : non si sa tenere un cecio in bocca !
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
scusate, ma io sono ancora in quella zona in ombra dove cuciono addosso i vestiti a S*ann, con chi va, con chi mangia, da chi è invitato, le parentele, ecc. Proust è proprio un pettegolo, un Signorini ante litteram :mrgreen:
 

darida

Well-known member
pag qualunque...

Proust è molto pettegolo...
(S*ann! eheh volevo provare anch'io il brivido dell'asterisco :mrgreen:)

In quanto alla noia, e contrariamente ad elisa che afferma di averlo macinato in gioventù, quando ci provai una trentina d'anni fa ci misi non meno di un anno, -e non sono nemmeno sicura di aver concluso- :? e alternato ad altre letture per non morire di sonno.

Non che la lettura di adesso sia tutta frizzi e lazzi, sono diventata più paziente, se non si arriva subito al punto come piacerebbe a me :mrgreen: faccio dei bei respiri profondi...prova Betty :wink:
 

Spilla

Well-known member
Comunque a me sta annoiando! :W

Betty, non aspettare l' "evento", goditi il "frattempo". Se non si pensa alla trama (ma ne esiste una, poi? :?) diventa tutto più facile.

Ebbene sì: mi sta piacendo un sacco :shock::shock::shock: :xaaa:xaaa:xaaa
Anche se tante volte anche io mi perdo nei periodi infiniti e non so più quale ne fosse il soggetto... mi piace!!!! Anche le descrizioni mi piacciono , perché non sono tecniche ma usano metafore, accostamenti, evocazioni, tirano i ballo i cinque sensi e le emozioni. Succede anche a me: sono completamente immersa nel giardino della nonna, nell'odore dei vecchi mobili, nella contemplazione dei gradini davanti alla chiesa... e al tempo stesso sono altrove: a casa di mia nonna, sul lago, con il sottofondo delle chiacchiere tra le zie, le impressioni sul vicinato, l'orgoglio familiare di sentirsi un po' al di sopra, un po' al di fuori di tutti quelli "là fuori"; e, intorno, le luci e i colori del lago a fare da sfondo e atmosfera.

Mi sto minervalizzando e ayuthaizzando anche io :mrgreen:

Ah: ho appena lasciato il campanile. Ma non era poi così lunga la descrizione. O no?
 

darida

Well-known member
...
Ah: ho appena lasciato il campanile. Ma non era poi così lunga la descrizione. O no?

oddio. dipende :mrgreen: si vede che nel frattempo hai spiccato un tuo piacevole volo pindarico, io col mattone non ci sono proprio riuscita :wink:

(bello,eh?...mi piace che ci stia piacendo :D)
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Ma non si può parlare per pagine e pagine di chiese, campanili, passeggiate! :W
Anzi, UNA chiesa, UN campanile! :W

:OO
Forza, mi mancano solo 50 pagine e ho terminato la parte 'Cambray'! :MUCCA
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Fino a pag 80 circa

Anche io ho conosciuto lo zio Adolfo e la sua cocotte (che oggi sarebbe escort, vero?)

Che ne dite delle 2 categorie di persone che la zia Leonia detestava :mrgreen: ?

La parte artistica/architettonica anche a me interessa meno, anzi davvero poco.

Proseguo preferendo le parti introspettive/intimistiche e quelle divertenti.

Comunque leggerlo insieme è sempre una piacevole avventura :MUCCA.
 
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