246° MG - Tempi difficili di Charles Dickens

Ondine

Logopedista nei sogni
@Minerva
Buonderby ha quarantasette o quarantotto anni, Louisa quindici o sedici.
Cecilia (nome bellissimo) non capisco bene se sia più piccola o coetanea di Louisa.
Comunque è interessante notare come questa educazione così repressiva stia producendo due atteggiamenti diametralmente opposti ed infelici:
la passività di Louisa e la ribellione di Thomas.
Mi piace anche il significato che l'autore dà alle tre sezioni del romanzo.
 

Spilla

Well-known member
Spilla, ma la tua è una rilettura :??? Lo so che per noi smemorine è sempre la prima volta :mrgreen:, ma mi domandavo lo stesso se l'avessi già letto .

Qualcosina...
  • David Copperfield 3 volte
  • Un canto di Natale 2 volte (in realtà non mi è piaciuto nessuna delle due)
  • Il circolo Pickwick, qui, in uno dei miei primi GdL
  • Grandi speranze
  • La battaglia della vita
  • Oliver Twist, contro il quale, chissà perché, ero molto prevenuta, invece è molto bello anche lui

... e basta, mi pare :?
Ma ce ne sono almeno altri due o tre che mi incuriosiscono molto.

Tempi difficili lo sto leggendo con voi per la prima volta:YY

Spero proprio che possiate apprezzarlo anche voi :)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
@ Ondine:
Pensavo di essere stata troppo cattiva non condannando l'atteggiamento di Bounderby (a proposito... ma è stata una svista oppure nella tua traduzione è scritto davvero Buonderby?) verso Cecilia (anche a me è sempre piaciuto come nome). Ma ora che mi dici che potrebbe essere coetanea di Louisa che ha sui 15/16 anni posso stare tranquilla. Credevo che fosse molto più piccola, sugli 8 anni, ma se è più grande allora mi sento meglio :mrgreen:.
Ma in quale capitolo ci sono gli anni? Mi sa che a me sono sfuggiti :boh:
 

Ondine

Logopedista nei sogni
@Minerva
Gli anni di Louisa compaiono nel capitolo 3 (inizio pagina 13, non so però se le mie pagine corrispondono alle tue), gli anni di Buonderby invece all'inizio del capitolo 4.
Buonderby non è scritto nello stesso modo per entrambe?
P.S. Ma lo sai che non lo avevo notato, che avevo scambiato la u con la o e viceversa? Ora me ne sono accorta :mrgreen: (praticamente i miei occhi leggevano "Buon derby" :mrgreen:).
 

Spilla

Well-known member
Io sono solo al cap. 7
Gradgrind (si scrive cosi? Non riesco a memorizzarlo :?) in fondo sta facendo una cosa buona, ospitando Sissy nel suo collegio, ma temo che l'unico suo scopo sia tentare di plasmarla a suo piacimento, secondo la filosofia dei Fatti.
Bounderby mi sembrava una brava persona, anche se un po' grezzo, invece sembra che sia un egocentroco privo di sentimenti e scrupoli. Che abbia mire su Louisa non mi stupisce, a quei tempi le adolescenti erano spesso date in matrimonio ad uomini ben più vecchi di loro, e le famiglie erano convinte di aver stabilito un accordo vantaggioso per loro :?

Anche in Pirandello abbiamo trovato esempi di questa simpatica "usanza" :OO
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Certo, nessuno di noi, gente di buon senso, abituata alle cifre, ha bisogno di sentirsi dire, oggi, che per decenni si è ignorato uno degli elementi essenziali alla vita dei lavoratori di Coketown. Che c'era in tutti loro un'immaginazione che aspirava ad attingere a una vita piena e sana, anziché lottare per sopravvivere.

Citazione.


Dickens, Charles. Tempi difficili (RLI CLASSICI) (Italian Edition) . Unknown. Edizione del Kindle.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
I sensi di colpa e inadeguatezza che Bounderby sta instillando nella mente acerba di Cecilia sonoquanto di più sbagliato si possa fare per l'educazione di un bambino. E Freud doveva ancora nascere. Antesignano, e non solo in questo, Dickens.


Odioso ilpersonaggio di Bounderby; emblematico quando sgrida Cecilia per non aver salutato la governante. Rimprovero che avrebbe avuto una sua motivazione sefosse che le persone vanno salutate a prescindere, che diventa odiosa alla luce della spiegazione del padre putativo. La governante va salutata perché era unapersona importante, una donna con una certa posizione solo per caso caduta in disgrazia.

Il capitolo 8 portail titolo di "Non avere immaginazione".

Povera Cecilia.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Sono d'accordo con te Zingaro, Dickens ha anticipato Freud.

Combinazione, proprio in questo momento sto leggendo questo:

Era davvero fatto degno di nota che un giovane gentiluomo, allevato con un
sistema di costrizioni costanti e innaturali, diventasse ipocrita; ma questo era certamente il
caso di Tom. Era davvero strano che un giovane gentiluomo che mai, neppure per cinque
minuti consecutivi, era stato lasciato libero di decidere da solo, risultasse alla fine incapace
di governare se stesso; ma questo era proprio il caso di Tom. Era assolutamente
incomprensibile che un giovane gentiluomo, la cui immaginazione era stata soffocata fin
dalla culla, fosse ancora tormentato dal suo spettro che si palesava sotto forma di piaceri
perversi; ma non c'era dubbio possibile: Tom era proprio questa rarità.


Con poche righe ed ironia ha messo insieme un trattato di psicologia dello sviluppo, chapeau.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Minerva a me il libro primo (la semina) termina con il capitolo 16 (marito e moglie).
Dopo comincia il libro secondo (il raccolto) e parte dal capitolo 1 (effetti in banca).
Non ho il capitolo 17.

Giusto?
 

Spilla

Well-known member
Ho letto quella perla di insegnamento alle masse che è il dialogo tra Sissy e Louisa, dove la prima si accusa di ignoranza e snocciola perle di saggezza sublimi. Concetti che oggi troviamo scontati... ma lo erano allora?
Dickens è stato maestro delle masse :ad:
 

Spilla

Well-known member
Minerva a me il libro primo (la semina) termina con il capitolo 16 (marito e moglie).
Dopo comincia il libro secondo (il raccolto) e parte dal capitolo 1 (effetti in banca).
Non ho il capitolo 17.

Giusto?

Nella mia edizione lo stesso, dopo il cap. 16 inizia il secondo libro :wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Minerva a me il libro primo (la semina) termina con il capitolo 16 (marito e moglie).
Dopo comincia il libro secondo (il raccolto) e parte dal capitolo 1 (effetti in banca).
Non ho il capitolo 17.

Giusto?

Anche a me il primo libro termina col capitolo 16 ma poi il secondo prosegue con il 17 :boh:.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 5 (secondo libro).
Il dialogo tra Stephen e Bounderby (Minerva l'ho scritto bene :wink:) è emblematico sul divario morale tra operaio e industriale.
Il personaggio di Stephen è la dignità fatta persona, Bounderby è un ipocrita (si sente superiore in quanto ricco e tratta gli operai come oggetti).
Louisa mi fa tanta pena ma intuisco una possibile luce in fondo al tunnel, ma forse sono troppo romantica.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Fino al capitolo 1 seconda parte

"Non sei impulsiva né romantica, vedi tutto dal punto di vista della ragione e del calcolo" ... Questo dice (cito a memoria) il padre a Louisa quando le comunica la proposta di matrimonio, per farle intendere che saprà scegliere con giudizio. E infatti lei lo fa. Neppure io sono impulsiva e romantica lo sono stata poco, uso quasi sempre la ragione però i calcoli non sono mai stata capace di farli, ci ho perso in quasi tutte le mie relazioni sia d'amore, ma soprattutto d'amicizia.
La critica alla classe operaia che, secondo Bounderby, vorrebbe mangiare col cucchiaio d'oro non la condivido affatto però sono d'accordo col tizio che lavora insieme alla signora vedova che faceva la governante da lui (ora non ricordo i nomi :?) quando dice: "Quello che ho fatto io lo puoi fare anche tu". Ed aggiunge che la sua famiglia è solo quella che ha sotto il suo cappello. Io credo che non bisogna fare il passo più lungo della gamba e che se due persone non si possono permettere di campare dei figli non dovrebbero farli (già in due la vita è dura) oppure dovrebbero essere disposti anche ai lavori più umili. Certo, un lavoro dignitoso e giustamente retribuito, soprattutto al giorno d'oggi, dovrebbe essere un diritto per tutti ma ci sono ancora persone che mettono al mondo dei figli senza poterli mantenere. Non è obbligatorio se non si è disposti a sacrificarsi per loro. Ovviamente questa è solo la mia opinione di donna non madre che però avrebbe fatto di tutto (legalmente) per far stare bene i propri figli.
Ormai lo sapete che in ogni libro letto devo metterci qualcosa di mio, abbiate pazienza :ad: :BLABLA
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Piccolo piccolo spoiler

Sono arrivata al furto nella banca.
James sarà sincero nel voler aiutare Tom oppure attraverso Tom vuole arrivare a Louisa?
Non riesco a capire le sue vere intenzioni, si è presentato come un uomo capace di destreggiarsi in qualsiasi situazione in società perché nulla lo interessa davvero, sembra prenda la vita come un gioco ed è annoiato da tutto (cosa che gli permette di non essere turbato da nulla), non riesco a capire se è animato dal desiderio di conquista o se Louisa gli interessa davvero.
A questo punto della storia sono molto incuriosita.
 

Spilla

Well-known member
Sodo ud bo' balata... devo sdare a leddo... ghe peccado...
Così ne ho approfittato per leggere il mio amato Dickens con l'attenzione che merita :mrgreen:

Questo libro mi sta sorprendendo. Ho trovato un Dickens molto più amaro del solito. È un'opera di denuncia più netta ed esplicita delle precedenti. È molto politico, schierato dalla parte dei deboli senza se e senza ma. Piacerebbe a Qweedy :wink:

Sto leggendo il cap 8 della parte II
La parte del dialogo di Luisa con il padre è del tutto inverosimile, ma tanto deliziosamente ottocentesco che ho deciso di perdonarglielo!:mrgreen: :SISI

Harthouse mi ricorda tanti personaggi della Austen, di Flaubert, di de Laclos: il libertino che riesce a far innamorare di sé la giovane, inesperta o infelice, tessendole intorno una trappola fatta di lusinghe, falso interessamento, sospiri. Qui poi c'è anche quella megera della Sparsit che soffia sulla brace :?? Comunque lei è un personaggio riuscitissimo.
Ho paura che Louisa farà una triste fine :?

Che idea vi siete fatti della vecchia signora che ogni tanto compare in città? Pensate anche voi che sarà lei la chiave di volta del racconto?

I cognomi sono certamente evocativi, ma io purtroppo non so l'inglese così bene da afferrarne il significato :? Voi ci riuscite?:boh:
 

Ondine

Logopedista nei sogni
@Spilla
Sono a venti pagine dalla fine e oramai so chi è la signora misteriosa, lei è...……. non lo dico!
Per quanto riguarda i cognomi non ho la minima idea di cosa possano significare.
Sono d'accordo con te sul fatto che il personaggio di Louisa sia il meglio descritto nella sua complessità, nella sua inquietudine, mi piace molto e mi fa compassione (nel senso che patisco insieme a lei).
Il capitolo La luce della stella mi ha fatto venire i brividi, mi ha commosso.
Secondo me Cecilia ha fatto una cosa che non aveva il diritto di fare, seppur a fin di bene (mi riferisco a quando è andata a parlare con James).
Amo di Dickens il suo schierarsi dalla parte degli umili, dei poveri, degli emotivi, li ritrae con una dignità ammirevole seppur non abbiano una vita felice.
Appena finisco di leggere commento in piccola biblioteca.
 
Alto