246° MG - Tempi difficili di Charles Dickens

Minerva6

Monkey *MOD*
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Mi sa che io resterò indietro, ho davvero poco tempo per leggere. Poi qui piove sempre e, come sapete, io leggo soprattutto mentre passeggio :W.
Credo di essere arrivata al sesto capitolo però ho letto lo stesso il post di Spilla. Penso di aver capito chi è l'anziana signora, lo scrivo in trasparente così Ondine può rispondermi ma Spilla può non leggerlo :wink:.
Secondo me è la mamma di Bounderby
Ma la signora Sparsit secondo voi è interessata a Bounderby o gli è solo riconoscente? Continua a chiamare "signorina" Louisa, anche se ormai è sposata... È invidiosa oppure non riesce ad accettare che una giovane si sia unita ad un vecchio :paura:?
Mi sta piacendo molto la storia, non me l'aspettavo, ho fatto bene a dargli un'altra possibilità. Poi qui c'è la questione sociale che mi interessa sempre. Magari gli altri romanzi, quelli sugli orfani, mi potrebbero interessare meno :boh:. Non ho letto la parte su Cecilia di Ondine, però mi stavo domandando che fine avesse fatto, ora so che uscirà di nuovo :mrgreen:
 

Ondine

Logopedista nei sogni
@Minerva
Ok, ci hai preso sulla signora.
La signora Sparsit è una persona infelice e gioisce quando anche gli altri lo sono, più avanti capirai.
Non ti rispondo se è interessata a Bounderby o se gli è solamente riconoscente per non spoilerare ma si rivela totalmente diversa da come appare all'inizio.
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
L'ho terminato, ora vado a commentarlo.
Mi ha toccato delle corde, non è semplice commentarlo, è complesso.
Mi lascia una sensazione di speranza, sono stata contenta di averlo letto.
Questo autore ha qualcosa da dire, non c'è dubbio.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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citazioni

Non mi è rimasta la minima convinzione. Vi assicuro che non attribuisco alcuna importanza alle opinioni, quali che siano. Il risultato dell'assortimento di noie di cui ho fatto esperienza è la persuasione (ma forse persuasione è una parola troppo forte per il vaghissimo sentimento che intrattengo sull'argomento) che qualsiasi complesso di idee possa produrre risultati altrettanto buoni di qualsiasi altro, e altrettanto cattivi di qualsiasi altro. C'è una famiglia inglese che ha un motto affascinante: Quel che sarà sarà. E' l'unica verità che vi sia!

Fortunato o sfortunato, un uomo non può far altro che tentare, non si può fare niente senza tentare... solo mettersi giù e morire.

Su una natura da così tanto tempo avvezza a reprimersi, così lacerata e divisa, la filosofia di H. giungeva come un sollievo e una giustificazione. Se tutto era vuoto e privo di valore, lei non aveva perso niente, non aveva sacrificato niente.

C'è chi sostiene che esiste una saggezza della Testa e una saggezza del Cuore.

Qualsiasi forza imprigionata esplode e distrugge. L'aria che per la terra è benefica, l'acqua che l'arricchisce, il calore che la matura, la devastano se troppo compressi.

...così confusa e turbata, così risentita e ingiusta verso tutti e verso me stessa, che tutto in me è tempesta, buio, cattiveria.
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
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Sono arrivata fino al terzo capitolo della terza parte.
Proseguo lentamente sia per mancanza di tempo sia per farlo durare di più :wink:.
Mi sono venute in mente alcune domande:
Perché la signora Sparsit chiama zucca vuota il ritratto di Bounderby, mentre davanti a lui gli fa tante moine? Questo suo fingere mi incuriosisce. Ma, come mi ha anticipato Ondine, lo scoprirò in seguito.
Perché Tom avrebbe fatto commettere il furto in banca a Stephen se i soldi in cassaforte erano pochi? Non lo sapeva? E chissà che fine farà ora? Se davvero è stato lui non potrà più tornare da Rachel. Ma per me non è stato lui, forse è stato Tom stesso.
Perché Cecilia è andata a parlare con Harthouse? O meglio, come faceva a sapere di lui? Mi sa che gliel'ha detto Luisa stessa e io me lo sono perso :??. Anche secondo me non doveva andare. Di certo quell'uomo non era davvero innamorato di Loo, altrimenti non si sarebbe arreso così presto, però meglio di Bounderby mi sa che c'era.
Ho provato a tradurre i cognomi pur non sapendo l'inglese, ma cercando in rete :mrgreen:
Gradgrind = laureato che sgobba
Harthouse = casa del cervo
Bounderby = costretto alla gara
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Perché la signora Sparsit chiama zucca vuota il ritratto di Bounderby, mentre davanti a lui gli fa tante moine? Questo suo fingere mi incuriosisce. Ma, come mi ha anticipato Ondine, lo scoprirò in seguito.
Quello che penso Minerva è che la signora Sparsit sia superba quanto Bounderby e quando lui la allontana da casa, dove fino a quel momento era stata trattata come una persona importante e degna di rispetto (per le sue nobili origini genealogiche), lei si vendica, come poi avrai modo di leggere.
Nel suo animo cova rancore per essere stata messa da parte, non è una questione sentimentale verso Bounderby ma meramente di aspetto sociale.
Per lei trovarsi ad abitare all'interno della Banca e fare da custode è denigrante.
Questa è l'idea che mi sono fatta ma le interpretazioni possono essere varie.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io credevo che per la signora Sparsit il compito di vigilare in banca fosse da intendersi di responsabilità e fiducia, piuttosto che restare in casa a fare da semplice governante alla coppia "felice". Evidentemente ha inteso solo che il suo "padrone" volesse liberarsi di lei, cosa che poi gli si è rivolta contro perché la moglie non ha avuto tutte quelle attenzioni che aveva la signora per lui.
Dico questo ma sono sempre ferma allo stesso punto, quindi non so ancora quale sia la verità.
Comunque questo libro l'ho trovato davvero avvincente, temevo che fosse troppo buonista e sdolcinato quindi noioso, invece finora non lo è stato affatto. E poi, come al solito, ho trovato diverse parti affini a me e alla mia situazione attuale.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Scusatemi, amiche mie, ma ho perso il contatto con il libro. Ultimamente mi succede di iniziarli e non finirli...abbiate pazienza e vogliatemi bene lo stesso.

Finché non mi passa questa malattia del mordi e fuggi non mi iscriverò a nessun gdl.

Comunque continuo a leggervi.
 

Spilla

Well-known member
Scusatemi, amiche mie, ma ho perso il contatto con il libro. Ultimamente mi succede di iniziarli e non finirli...abbiate pazienza e vogliatemi bene lo stesso.

Finché non mi passa questa malattia del mordi e fuggi non mi iscriverò a nessun gdl.

Comunque continuo a leggervi.

Succede spesso anche a me :boh:
Di recente ho mollato Ondine e Goliarda Sapienza perché non mi riusciva proprio di continuare. A proposito, Ondine, non mi sono ancora scusata con te :ad:
 

Spilla

Well-known member
Finito. Mi è piaciuto moltissimo, tanto che proverò a farvi una proposta... dickensiana :mrgreen:
Dopo passo per il commento.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Scusatemi, amiche mie, ma ho perso il contatto con il libro. Ultimamente mi succede di iniziarli e non finirli...abbiate pazienza e vogliatemi bene lo stesso.

Finché non mi passa questa malattia del mordi e fuggi non mi iscriverò a nessun gdl.

Comunque continuo a leggervi.

Non c'è problema, ci hai fatto lo stesso compagnia :).
Ma invece Martin Eden l'avevi finito :? ?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Finito. Mi è piaciuto moltissimo, tanto che proverò a farvi una proposta... dickensiana :mrgreen:
Dopo passo per il commento.

Mi mancano solo dieci pagine, sto aspettando il momento giusto per leggerle tutte insieme e poi posterò qualche commento dagli appunti presi in lettura.
Che proposta vuoi farci?
 

Spilla

Well-known member
Mi mancano solo dieci pagine, sto aspettando il momento giusto per leggerle tutte insieme e poi posterò qualche commento dagli appunti presi in lettura.
Che proposta vuoi farci?

Da sette anni (sette! :paura:) stiamo leggendo in gruppo Proust, in primavera finiremo con il settimo volume della Recherche.
Così mi sono chiesta se non si potrebbe fare la stessa cosa con Dickens: un libro all'anno.
Charles ne vale la pena. Pensateci :wink:
 

qweedy

Well-known member
La storia delicatissima di Stephen e Rachel, del loro amore così tenace e così puro che non ha futuro è un gioiello.
 

qweedy

Well-known member
L'ho finito, mi è piaciuto moltissimo. Lo stile è perfetto, lucidissimo, chiarissimo, non ridondante. La trama pure eccellente.
Mi ha colpito quando Luisa si rifugia dal padre, chiedendogli aiuto e rivelandogli quanto l'educazione che le ha dato sia stata fallimentare. E il padre che con il suo privilegiare i fatti e la ragione, a discapito dei sentimenti e della fantasia ("ha calpestato i fiori") soffre e si rende conto di aver sbagliato. Da un lato come genitore ha trasmesso il suo modo di essere e di pensare, non poteva fare altrimenti. Per lui la razionalità e i fatti erano il suo faro, dirigevano la sua vita e così ha trasmesso ai figli. Ogni genitore commette lo stesso errore, trasmette ciò in cui crede, con tutti i propri limiti e i propri errori. Certo avrebbe dovuto avere più attenzione e più rispetto per i sentimenti e i sogni dei figli, e non calpestarli e reprimerli fin dall'inizio, ma ha sicuramente agito in buona fede, inconsapevole dei danni che produceva. C'è da dargli atto che comprende l'errore educativo che ha causato così tanti disastri nella vita dei figli e rimane comunque una figura positiva, che si adopera per redimersi.
Mi spiace solo per Stephen.
 
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