CXIV GdL - Il sentiero delle babbucce gialle di Kader Abdolah

francesca

Well-known member
Ho deciso di leggerlo anche io, però molto probabilmente non commenterò troppo nello specifico. La lettura è molto appassionante e mi piace questo mischiare le storie tra loro, mi sento a casa. Infatti io lo faccio spesso nei miei discorsi e nei miei audio agli amici, passo da un argomento all'altro, forse faccio confusione ma ormai chi mi conosce si è abituato 😄.
Mi sono accorta solo ora che siete in 5 perciò dovrebbe essere un GdL... Giusto?
Grande Minerva!!!
Benvenuta!
 

francesca

Well-known member
SPOILER Finito II libro

Come avevo già notato nel mio precedente commento, in questa seconda sezione del libro, mi era sembrato che il tono cambiasse leggermente, e con l'andare avanti questa sensazione iniziale si è confermata. Niente più favole, si è perso il respiro magico degli anni dell'infanzia e della prima adolescenza, per scontrarsi con la dura realtà di cittadino di un paese sotto una dittatura, dove viene chiesto di fare delle scelte.
La cosa soprendente è comunque che il tono si mantiene piano e pacato, anche quando il narratore racconta la sua tortura, la sua condanna a morte. Rimane nel suo racconto un che di lieve anche per quei momenti tragici.
Bellissimo poi il capitolo in cui parla dei suoi anni di prigionia nel braccio 7, con alcune perle di saggezza potenti:
"Dietro quelle sbarre erano rinchiusi uomini che trasformavano il tempo della loro prigionia in oro"
"Imparai da quegli uomini speciali che erano i miei compagni di prigione, a traformare gli intervalli obbligati in intervalli di piacere"

Non ho potuto fare a meno di pensare al nostro periodo di lockdown e anche ai tanti tempi morti che ci sono in una vita. Eppure ognuno di questi momenti può essere reso prezioso e fruttuso se non cediamo allo sconforto di non poter usare quel tempo per fare quello che vorremmo. Anche perchè in realtà spesso non facciamo davvero quello che ci piace o che vogliamo, ma in una sorta di frullatore, facciamo ciò che ci viene richiesto e quasi ci imponiamo pensando che è quello che desideriamo.

Il libro II si chiude con i rumori della rivoluzione che irrompono nella monotonia del braccio 7. Sono davvero curiosa di scoprire come questo autore così speciale sarà in grado di raccontare la sua rivoluzione.
 

ayuthaya

Moderator
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Io ho da poco terminato la prima parte, sono circa a metà libro. Sultan ha appena incontrato il capo dei partigiani e fatto la sua scelta, anche se ancora non sa cosa comporterà. Il libro continua a scorrere facilmente, anzi di più perché i ricordi sono collegati ora da un filo più cronologico.
Come sempre in questi casi mi incuriosisce sapere cosa sia tratto dalla vera storia del regista che ha ispirato il protaginista e cosa no, ma su internet non trovo nulla. Voi avete qualche informazione più precisa?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Sto fremendo 😆, non posso ancora leggere i vostri commenti perché sono parecchio indietro, purtroppo non ho molto tempo per leggere.
 

Shoshin

Goccia di blu
Resterò ultima . Purtroppo non posso raggiungervi.Vi ringrazio però per aver letto ed apprezzato e lasciato tanti commenti che non potranno che arricchire il percorso per me.
Ci sono molti libri di Kader Abdolah che potremo leggere ancora tutte insieme.
Comunque man mano commenterò anche io .
E poi lascerò una mia finale riflessione nella pagina che ho dedicato a questo scrittore unico e poetico .
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
nella pagina che ho dedicato a questo scrittore unico e poetico
A proposito... Forse è meglio se scriviamo anche lo pseudonimo perché sennò non è immediato capire chi è l'autore. Io l'ho capito solo leggendo i successivi tuoi post 😊. Però per aggiungerlo devi confermarmi che Kader è il nome 🤔.
 
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ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Mi rendo conto solo adesso che:
SPOILER finito II libro
suona come: ho finito di leggere tutto il libro
invece io volevo dire che ho finito la seconda sezione del libro 😅 sono a poco più di metà.
Aaaaaah!!! In effetti volevo farti i miei complimenti per la velocità!!! 😱 che poi te li faccio comunque perché stai andando veloce!!!
 

francesca

Well-known member
Vi ho fatto un bello scherzo!!!! :ROFLMAO:
Comunque complice l'insonnia mattutina, ho finito anche la seconda parte, quella sulla rivoluzione e sto iniziando l'ultima.
Scoprirò come diamine ci è arrivato Sultan in Olanda.

Bella anche la seconda parte, anche se la scelta di mantenere uno stile molto stringato e asciutto mi sta lasciando un po' di insfoddisfazione.
Il narratore è nel cuore della storia, viene ammesso alla presenza dell'ayotallah Khomeini, ma sembra che tutto sia per lui sullo stesso piano, la regina dell'Iran, come Khomeini, come i capi dei guerriglieri, come il figlio strano del macellaio, Aurelia, il cavallo del dottor Meinema, le api dorate....
 

qweedy

Well-known member
…Era un venerdì pomeriggio di sole quando mio padre portò a casa la sua sposa. La ragazza indossava un paio di splendide babbucce gialle che attirarono l’attenzione di tutti. Camminava così bene e spedita con quelle scarpe che nessuno si accorse che era zoppa…”

Ho ripreso anch'io la lettura, la prima parte finisce con la consegna delle babbucce gialle alla moglie dell'iman, che non potrà mai ricambiare il suo amore, consegna eseguita con grande coraggio da Sultan.
L’amore è quello che spinge il papà di Sultan a costruire babbucce gialle per sua moglie, per farla camminare agevolmente e senza zoppicare sulla sua strada, come fosse l’unico vero insegnamento trasmesso al figlio. La figura del padre è inconsistente e sbiadita, ma Sultan riprende e replica il gesto amorevole del padre, con cuoio e chiodi, per rendere comodo e chiaro il cammino delle donne che lo attraggono. O forse come dono d'addio.

"Avevo maturato quella convinzione nel nostro castello: quando la vita ci guida su un nuovo sentiero non bisogna avere paura."

Nella seconda parte sembra che Sultan sia in grande difficoltà ad avvicinarsi alle donne, ha i suoi primi successi con la cinepresa e sullo sfondo si snodano le vicende dello scià di Persia e di Farah Diba, sostenuti sul trono dagli americani.
 
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qweedy

Well-known member
A proposito... Forse è meglio se scriviamo anche lo pseudonimo perché sennò non è immediato capire chi è l'autore. Io l'ho capito solo leggendo i successivi tuoi post 😊. Però per aggiungerlo devi confermarmi che Kader è il nome 🤔.

Mi risulta che Kader Abdolah sia lo pseudonimo composto dall’unione dei nomi di due amici giustiziati in Iran per la loro attività politica, Kader e Abdolah, assassinati dal regime iraniano degli ayatollah.

Il vero nome dell'autore è Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani:

Dal 1972 al 1978 lo scrittore studia fisica all’università di Teheran, dove milita nel movimento di lotta clandestina che combatte prima lo scià, poi, dopo la sua destituzione, nel 1979, il regime di Khomeini. Anche due sue sorelle, a lungo incarcerate, e il fratello, giustiziato per sospette attività sovversive, condividono la sua scelta politica. Quando diversi membri del suo gruppo vengono arrestati o assassinati, tra i quali l’amico di cui, come scrittore, adotterà il nome, Abdolah è costretto a fuggire. Nel 1988, dopo tre anni di permanenza in Turchia, gli viene offerto asilo politico nei Paesi Bassi.
 
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Shoshin

Goccia di blu
Mi risulta che Kader Abdolah sia lo pseudonimo composto dall’unione dei nomi di due amici giustiziati in Iran
per la loro attività politica, Kader e Abdolah, assassinati dal regime iraniano degli ayatollah.

Il vero nome dell'autore è Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani:

Dal 1972 al 1978 lo scrittore studia fisica all’università di Teheran, dove milita nel movimento di lotta clandestina che combatte prima lo scià, poi, dopo la sua destituzione, nel 1979, il regime di Khomeini. Anche due sue sorelle, a lungo incarcerate, e il fratello, giustiziato per sospette attività sovversive, condividono la sua scelta politica. Quando diversi membri del suo gruppo vengono arrestati o assassinati, tra i quali l’amico di cui, come scrittore, adotterà il nome, Abdolah è costretto a fuggire. Nel 1988, dopo tre anni di permanenza in Turchia, gli viene offerto asilo politico nei Paesi Bassi.
Quanto movimento intorno a questo scrittore.Mi fa molto piacere.
È come se il suo lavoro fosse pieno di piccole radici fruttuose.
Si, Kader era il nome del suo amico fraterno,studente di medicina, e Abdolah era il nome di un altro amico studente di architettura.
Entrambi furono giustiziati in piazza,per ordine dell'ayatollah Khomeini.
Un segno di rispetto e di gratitudine in un nome.
Grazie se vorrete correggere il titolo del mio post.
Se posso chiedere,vorrei però che lo pseudonimo fosse posto tra parentesi e il nome restasse come titolo principale.

Se si può 🙂
 

MonicaSo

Well-known member
Siamo tutte rimba 😬, pure io avevo capito che aveva finito.
Però tu l'hai finito davvero, sei stata velocissima 😉.
Io ho appena terminato la prima parte.
Nel fine settimana leggo molto... poi mi fermo ;);)
Non sono brava a scrivere recensioni... leggo quello che scrivete voi e vi ammiro moltissimo
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Finito il secondo libro.
Proseguo con piacere nella lettura, la rivoluzione mi ha sempre affascinata.
Anche io sarei curiosa di scoprire tutte le differenze tra il protagonista nella realtà e quello romanzato ma per ora mi gusto la storia così com'è, che è comunque già molto interessante.
 
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