Lark
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L'ho letto grazie al mio eccellente professore di liceo, a 16 anni. L'ho amato moltissimo, divorato in un giorno ed una notte. Non l'ho più riletto, e non intendo farlo, per una questione di nostalgia. Non mi è rimasta impressa la tragedia razziale, in fondo poco più che accennata (è molto più vivida, a mio avviso, nel film di De Sica) ma sono rimasto sconvolto dalla storia d'amore, dalla descrizione incredibile dell'illusione tragica del protagonista, accecato d'amore per Micol che - incolpevole - era diventata l'oggetto del suo idealismo. Per la prima volta leggevo una cronaca fedele di un uomo innamorato dell'amore, per così dire.
Con gli anni, sono cambiati i miei gusti ed è cambiata anche la mia impressione sul libro. Straordinaria la descrizione così reale di quegli anni della gioventù, delle notti insonni, delle passioni e delle disillusioni tremende. Bello e vero il personaggio di Micol, incredibile la capacità di Bassani di farci immergere nel protagonista completamente, tanto da non arrivare noi stessi a capire se non alla fine, svegliandoci - insieme a lui - da quel sogno che era diventato così in fretta un incubo. Talmente coinvolgente, talmente totalizzante, da farci dimenticare il dramma storico delle deportazioni. Affascinante e perfettamente narrata anche la capacità umana di adattarsi ad ogni situazione, l'impressione di rassegnata normalità che filtra dalle pagine, la solitudine e la vita tutta in un libro molto ben scritto.
Lo consiglio a tutti!
Con gli anni, sono cambiati i miei gusti ed è cambiata anche la mia impressione sul libro. Straordinaria la descrizione così reale di quegli anni della gioventù, delle notti insonni, delle passioni e delle disillusioni tremende. Bello e vero il personaggio di Micol, incredibile la capacità di Bassani di farci immergere nel protagonista completamente, tanto da non arrivare noi stessi a capire se non alla fine, svegliandoci - insieme a lui - da quel sogno che era diventato così in fretta un incubo. Talmente coinvolgente, talmente totalizzante, da farci dimenticare il dramma storico delle deportazioni. Affascinante e perfettamente narrata anche la capacità umana di adattarsi ad ogni situazione, l'impressione di rassegnata normalità che filtra dalle pagine, la solitudine e la vita tutta in un libro molto ben scritto.
Lo consiglio a tutti!