Dory
Reef Member
ma nessuno ha mai detto il contrario...:roll:
Tu no, ma D. sembra di sì, e che pensi che io abbia detto questo... oppure sono io che non capisco cosa lui voglia dire? :?
ma nessuno ha mai detto il contrario...:roll:
Tu no, ma D. sembra di sì, e che pensi che io abbia detto questo... oppure sono io che non capisco cosa lui voglia dire? :?
L'esistente è tutto precedente all'uomo, l'uomo è una parte infinitesima e trascurabile di tutto l'esistente e il suo modo di interpretarlo e comprenderlo è solo appunto "un modo", il "modo" della specie umana del pianeta Terra.
In quello che dico non c'è nessun misticismo, c'è solo la consapevolezza che l'uomo non è il centro dell'universo e che l'universo va avanti da sé anche senza che nessuno, l'uomo, Dio o Zeus, gli prescriva una legge gravitazionale.
Tu confondi la Matematica con il linguaggio matematico che noi possiamo comprendere.
Per chi fosse appassionato di ciclismo e, of course, di matematica applicata ad esso...segnalo un libro molto approfondito sull'argomento:Campi d’applicazione della matematica.
.......................
Ebbene , nello sport è possibile trovare innumerevoli applicazioni matematiche e fisiche. La rappresentazione del gesto sportivo è raffigurabile con un’equazione matematica, con una formula.
Molte discipline, l’atletica, il ciclismo, lo sci ed altre se non tutte, si servono della Matematica anche nella realizzazione dei loro attrezzi e perfino nella preparazione fisico- atletica.
........................
E cosa sarebbe la Matematica, presa con tanto di maiuscola? Se non l'organizzazione formale di un piano di razionalità superiore, cosa sarebbe questa Matematica così diversa dal pensiero/linguaggio matematico? Insomma, mi pare si stia sostenendo la sussistenza di una matematica per sé all'interno dell'universo, o, meglio, di un significante che, data la sua indipendenza dall'uomo, potremmo in ogni momento sostituire con 'Dio' o 'pensiero di Dio'. Ma poi lo dici tu stessa, nessuno impone leggi gravitazionali, noi possiamo solo rilevare il consuntivo, constatare le cose per come sono e trarne leggi, ciò non significa affatto che tutto sia necessario così com'è, manca il vincolo logico forte. La nostra mappatura del reale non coincide col reale stesso, e ancora di più: la Matematica non è una proprietà intrinseca dell'universo, o, ripeto, dovremmo ammettere una razionalità al di sopra dell'umano che abbia disposto la materia.
Per chi fosse appassionato di ciclismo e, of course, di matematica applicata ad esso...segnalo un libro molto approfondito sull'argomento:
di David Gordon Wilson - Bicycling Science
Molto tecnico e un po' ostico all'inizio (bisogna essere dell'umore giusto...) ma fatto molto bene.
(...) Perche' N!+1 deve essere multiplo per forza di un numero primo? Non potrebbe essere multiplo di un numero maggiore di N ma che non sia primo (e quindi non essere lui stesso un numero primo)? :?
Per via del teorema fondamentale dell’aritmetica il cui enunciato recita:
"ogni naturale n maggiore o uguale a 2 o è primo oppure è decomponibile in uno ed un solo modo ( a meno dell’ordine dei fattori ) come prodotto di numeri primi"
--------------------------------------------
PS ci si può divertire con questo link:
http://spiega.com/rez/scomposizione_fattori.php?q=327
ero sicuro ci fosse in rete, trovato al primo colpo con ricerchetta semplice, ce ne saranno sicuramente molti altri di link con tool simili nel web: se ripenso alle scomposizioni in fattori primi (quelle che si tracciava la riga in verticale di fianco al numero da scomporre, ricordate?) che mi son sciroppato a scuola ed ora basta digitare su google e trovi il programmino che te lo fa... :W
Grazie Zefiro:wink:
...questa si era persa nello stanzone delle cose dimenticate della scuola...
Pero'....cosi'...volgarmente "ad occhio"....il teorema fondamentale dell'aritmetica non implica quindi gia' di per se il teorema di Euclide:
se ogni numero naturale N e' scomponibile come prodotto di numeri primi ci saranno infiniti numeri primi....:?
Eh si.....avete proprio ragione.
Col mio post precedente stavo quasi contraddicendo il titolo stesso di questa discussione....
Una volta mentre stavo guardando dei muratori al lavoro chiesi se una certa cosa la stessero facendo 'a occhio'...e uno di loro mi rispose:
"eh no!.....a occhio, al massimo, si prende moglie!"....
"L'infinito!Nessun'altra questione ha mai toccato così profondamente lo spirito umano;nessun'altra idea ha stimolato altrettanto fruttuosamente il suo intelletto;tuttavia nessun altro concetto ha più bisogno di essere chiarito di quello dell'infinito" (David Hilbert)
La dimostrazione dell’esistenza di un’infinità di numeri primi è opera di un grande matematico, Euclide. Un must questo dei numeri primi per la matematica.
Inizialmente per Euclide sussisteva una serie finita di numeri primi conosciuti, successivamente soggiunse che ad essa devono potersi aggiungere una serie infinita di altri membri.
Nella serie finita abbiamo N numeri primi (P1,P2,P3,…PN) .
È così possibile generare un nuovo numero che potrà essere, primo o non primo (QA).
In questo modo avremo…
QA = (P1 x P2 x P3 x…PN) +1.
Nell’ipotesi in cui QA fosse un numero primo , abbiamo generato un numero primo più grande dimostrando che la nostra serie iniziale che supponevamo finita di numeri primi non era in realtà completa.
Al contrario se generassimo un numero, QA, non primo allora dovrebbe essere perfettamente divisibile per un numero primo che non può essere tra quelli conosciuti, perché porterebbe al un resto di 1. Deve per questo essere un nuovo numero primo, PN+1
Eccoci arrivati al punto in cui o QA è un numero primo oppure abbiamo un nuovo numero primo PN+1. In entrambi i casi la serie dei numeri primi sarà stata incrementata.
Ora ripetendo il procedimento iniziale ed inserendo nella serie QA o PN+1 otterremo un altro nuovo numero QB. Questo sarà un altro nuovo numero ovvero ci sarà un altro numero primo PN+2 che apparterrà alla serie dei numeri primi non note.
Se ne conclude che per quanto possa essere lunga la serie dei numeri primi è sempre possibile trovarne uno nuovo. Per questo motivo la serie dei numeri primi è infinita.