Nulla da fare, non riuscirò mai a vedere nella matematica qualcosa di preesistente alla ragione. Attraverso una domanda apparentemente innocua, si arriva ad un dibattito millenario ed assurdo nei postulati. L'universo regolato dalla precisione delle leggi matematiche.. roba per mistici, per metafisici. L'idea della razionalità superiore del cosmo ha attratto tanti uomini, studiosi più o meno influenti; a questo novero io non appartengo. La matematica è mappatura dell'universo, è il nostro modo, tutto umano, di ridurlo a semplicità per comprenderlo e raccontarlo. Qualcuno, anni fa, avrebbe detto di questa nostra capacità astrattiva essere una sorta di 'ragione cartografica', e a buon diritto, dal momento che, appunto, null'altro si fa (come se poi fosse poco!) che approssimare il reale, tendere alla sua perfetta formalizzazione (oggi sappiamo essere impossibile). A forza di rasoi occamiani siamo via via progrediti negli studi, e diciamo pure che per qualche motivo, siamo pronti al pericolo peggiore che possa verificarsi: anteporre la matematica alla ragione, anziché la ragione alla matematica.