Parte Seconda, par. XXI
Che dire, il libro scorre che è un piacere, davvero una grandissima sorpresa, mi ritrovo ad aver letto 20 pagine a botta senza rendermene proprio conto :sbav:
Qualche commento sparso.
Stima sempre più alta per Levin, il pezzo sull'aristocraticismo mi ha definitivamente conquistato, finora senza dubbio il mio personaggio preferito.
Anna diventa sempre più insopportabile: appena comparsa, aveva cambiato completamente il tono della narrazione, ma ora sta diventando una presenza ossessiva, spunta fuori da tutte le parti, è quasi più presente quando è assente :?? e non sopporto il suo atteggiamento di apparente eterna indecisione, finge di lasciarsi trasportare dagli eventi quando in realtà ha deciso già da lungo tempo di iniziare "qualcosa" con Vronskij. D'accordissimo con Spilla, invece, su Aleksej Aleksandrovic:
Che dire, il libro scorre che è un piacere, davvero una grandissima sorpresa, mi ritrovo ad aver letto 20 pagine a botta senza rendermene proprio conto :sbav:
Qualche commento sparso.
Stima sempre più alta per Levin, il pezzo sull'aristocraticismo mi ha definitivamente conquistato, finora senza dubbio il mio personaggio preferito.
Anna diventa sempre più insopportabile: appena comparsa, aveva cambiato completamente il tono della narrazione, ma ora sta diventando una presenza ossessiva, spunta fuori da tutte le parti, è quasi più presente quando è assente :?? e non sopporto il suo atteggiamento di apparente eterna indecisione, finge di lasciarsi trasportare dagli eventi quando in realtà ha deciso già da lungo tempo di iniziare "qualcosa" con Vronskij. D'accordissimo con Spilla, invece, su Aleksej Aleksandrovic:
Tra l'altro mettiamoci nei panni di questo poveretto, da anni vive la sua vita nell'alta società russa, forse è addirittura felice, con prole, e all'improvviso la moglie decide che è tempo di tornare ragazza, di provare l'ebbrezza della trasgressione e di abbandonare le sue responsabilità..direi che il minimo è che non ci capisce più niente! E infatti si ritrova a dire alla moglie cose del tutto diverse da quelle che a freddo aveva previsto e programmato.Ma è realmente affezionato ad Anna, è un marito affidabile, e da come parla mi pare timido (l'ironia non è sempre freddezza, ma spesso nasconde sentimenti difficili da manifestare). Certo, la passione... ma Anna lo scopre ora, che il marito non è uno appassionato? E poi mi ha fatto tenerezza, questo ometto rigido che, dopo aver assolto a tutti i riti della giornata (legge moltissimo, perché così si deve fare... fantastico!), va dalla moglie sfregandosi le mani ed esclamando "E' ora, è ora!"